Termina così la storia dei coniugi Jennings, le spie del KGB che per sei anni hanno tenuto il mondo con il fiato sospeso (anche per alcune incredibili coincidenze con l’attualità!)

loading

La sesta stagione di The Americans (in onda dal 4 giugno su Fox)  segnerà l’epilogo della storia dei coniugi Philip e Elizabeth Jennings (Misha e Nadezhda), spie del KGB che lavorano sotto copertura (Matthew Rhys e Keri Russell, coppia anche fuori dal set): la loro vicenda, incredibilmente connessa ai fatti di cronaca attuali nonostante sia ambientata ai tempi della Guerra Fredda, ha rapito migliaia di spettatori in tutto il mondo.

La serie fu creata 5 anni fa dall’ex dipendente della CIA, Joe Weisberg, e le vicende si ispiravano a quelle di Donald Heathfield e Tracey Foley, due agenti segreti sovietici che per più di vent’anni si finsero una normale famiglia americana.

Nonostante l’aggancio con l’attualità, con le nuove tensioni fra Russia e USA e il caso di avvelenamento a Londra dell’ex spia russa Sergey Skripal,  la critica USA ha sempre trovato riduttivo parlare della serie come un mero prodotto sullo spionaggio. Gli intrighi di geopolitica e le missioni segrete sono soprattutto un veicolo per parlare di lealtà e identità all’interno di un matrimonio in bilico fra menzogne e nevrosi domestiche, scandagliate con profondità degna di una saga di Bergman. Le esistenze di Philip e Elizabeth sono lacerate da uno spaventoso dilemma morale: conciliare i sentimenti di due coniugi e genitori come tanti con la fedeltà agli ideali sovietici che li costringe a sacrifici durissimi, sporcandogli spesso le mani di sangue.

The Americans 6, dove eravamo rimasti: anticipazioni

La sesta e ultima stagione si apre con la ballata Don’t Dream It’s Over e l’allusione alle fine del sogno dell’Impero sovietico non potrebbe essere più esplicita: dopo un salto temporale di ben tre anni siamo nell’autunno del 1987, poche settimane prima dello storico incontro fra Reagan e Gorbaciov, diventato Segretario del Partito Comunista Sovietico. Philip ha ormai abbandonato l’attività di spia e si dedica solamente al lavoro all’agenzia di viaggi e a hobby molto yankee, mentre Elizabeth è ancora totalmente dedita alla causa: non crede né alla Perestrojka né alla pacificazione fra USA e Unione Sovietica.

Tutto ciò si traduce in un conflitto forse insanabile nella coppia e l’incomunicabilità è acuita dal rapporto che hanno con i figli: da un lato Henry (Keidrich Sellati), totalmente all’oscuro dell’attività dei genitori e molto legato a suo padre; dall’altro Paige (Holly Taylor), che verrà totalmente coinvolta nelle missioni di spionaggio della madre. Cambiare vita per salvarsi o restare aggrappati a un illusorio status quo? L’epilogo di tutto questo non sappiamo che carico di sofferenza potrà portare a Philip e Elizabeth, che sembrano divisi come mai lo erano stati prima.