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Il Messaggero

Woody Allen in Match Point

Match Point è uno dei capolavori di Woody Allen che trasforma una semplice storia d’amore in un insolito thriller dai colpi di scena unici. Il regista ancora una volta ha saputo unire la lussuria, il peccato e la fortuna ad uno dei temi che ricorre in ogni suoi film: l’amore. Un’ambientazione inedita, da New York a Londra. L’Inghilterra, infatti, ha fatto da cornice alla trama e rese tutto più magico e inusuale. Eppure, il successo non è mancato neanche questa volta, il film ha ottenuto ottimi risultati e il pubblico è rimasto estasiato.

FOTO: @KIKAPRESS

La trama

I protagonisti di Match Point sono Chris Wilton, insegnante di tennis convinto che la fortuna sia il vero valore da perseguire, e Nola Rice, giovane ed attraente attrice americana. I due si incontrano per la prima volta ad un evento, ma almeno all’inizio tendono a mantenere un certo distacco dal momento che sono entrambi fidanzati. Qualche anno dopo il caso vuole che Nola e Chris si rincontrano e, spinti dal desiderio e dalla passione, iniziano una relazione clandestina.

FOTO: @KIKAPRESS

Il significato finale

Il film di Allen ruota attorno al caso e alla fortuna, dall’inizio alla fine. Chris, infatti, si ritrova per una serie di eventi a dover commettere un terribile duplice omicidio. In seguito a ciò, lo si osserva mentre tenta di venire a patti con quanto compiuto, e allo stesso tempo evitare che il suo crimine venga scoperto. Alla fine, però, riuscirà a salvarsi solo ed esclusivamente per una questione di fortuna. Dunque, il regista mostra il fatto che l’unico elemento che poteva incriminare il protagonista, si rivela invece innocuo. Il finale è imprevedibile, tipico dei film di Allen che suggerisce la totale assenza di un Dio o di una punizione per coloro che commettono crimine. C’è qualcosa che può tormentare il protagonista: la coscienza.

FOTO: @KIKAPRESS

Delitto e Castigo, le somiglianze

Per i temi e i risvolti narrativi, sembra che Allen abbia ripreso in più occasioni il celebre Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij. Possiamo ritrovare alcune somiglianze: dal protagonista omicida alla battaglia con il senso di colpa; i personaggi condividono gli stessi motivi dietro al loro omicidio. Raskolnikov in Delitto e castigo uccide per potersi ritenere un essere superiore. Chirs, raggiunta un elevata posizione sociale, uccide poiché ritiene i propri interessi più importanti di quanti lo circondano. Poi vengono a galla temi come l’avidità e il denaro.

FOTO: @KIKAPRESS