Avreste mai pensato che Pretty Woman, commedia cult con Julia Roberts e Richard Gere, avesse ben 25 anni?

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Proprio così, la pellicola diretta da Garry Marshall uscì nelle sale nell’ormai lontanissimo 1990 e spegne nel 2015 ben 25 candeline: un’occasione speciale, subito ‘colta’ dalla NBC che il 24 marzo manderà in onda un’intervista speciale a Richard Gere, Julia Roberts e Garry Marshall, riunitisi nello studio del Today Show, condotto da Matt Lauer.

 

Pretty Woman, tutto quello che non sapevate sul film

Nel frattempo, vi offriamo la possibilità di scoprire qualche retroscena del film, di cui forse non eravate a conoscenza.

La locandina. Il primo riguarda la celebre locandina del film. Sapevate che il corpo della foto non appartiene a Julia Roberts, ma a Shelley Michelle? Si tratta di un fotomontaggio, di certo non proprio lusinghiero nei confronti della povera Julia.  

Il vestito rosso. In una scena, Julia Roberts indossa un bellissimo abito rosso. Fu fortemente voluto dalla costumista Marilyn Vance, contro il parere dello stesso regista, che voleva a tutti i costi un abito nero. “Sapevo che doveva essere rosso per cui ho lottato. – ha dichiarato la Vance in un’intervista – Gary voleva anche che fosse un abito da ballo, ma io sapevo che sarebbe stato troppo. Nessuno le si sarebbe avvicinato. Così ho semplificato tutto”.

La commedia in bianco e nero. In una scena, Julia Roberts guarda un film in bianco e nero in tv nella camera d’hotel di Edward. La sua risata però è stata provocata dal regista che le fece il solletico ai piedi. A quanto pare, Julia non riusciva ad essere molto spontanea.

Le scene di sesso. L’attrice aveva più o meno il medesimo problema per le scene di sesso. Era così nervosa che le si gonfiò una vena in fronte, che Richard Gere e Garry Marshall massaggiarono per fare in modo che sparisse.

Il pianoforte. Nelle scene al pianoforte è realmente Richard Gere a suonare, spesso proponendo composizioni scritte dall'attore stesso.