di Paolo Martini 

“Il perfettissimo teatro” ideato da Gabriele d’Annunzio al Vittoriale degli Italiani, la sua casa-museo a Gardone Riviera (Brescia), è stato completato dopo 85 anni: secondo la volontà del poeta e nel rispetto del progetto originale degli anni Trenta, firmato dall’architetto Gian Carlo Maroni, ora è rivestito con lastre di marmo rosso di Verona e ha ritrovato il colore bianco originario della muratura, spazzando via il giallo delle successive ridipinture. 

Il Parlaggio, come lo volle chiamare d’Annunzio, era rimasto incompiuto fino a oggi per mancanza di fondi. Un finanziamento di 500.000 euro stanziato dalla Regione Lombardia ha reso finalmente possibile terminare i lavori di rivestimento. “Una conca marmorea sotto le stelle”: così d’Annunzio immaginava il teatro ideale per rappresentare i propri spettacoli, immerso nella splendida cornice del Vittoriale. E fu lui stesso a scegliere il luogo: un punto panoramico del parco da cui si ammirano l’isola del Garda, il Monte Baldo, la penisola di Sirmione e, soprattutto, la suggestiva Rocca di Manerba, in cui a Goethe parve di riconoscere il profilo di Dante.  

“Ora abbiamo il teatro il più bello del mondo, che sarà anche il cinema all’aperto più bello del mondo, immerso com’è in uno scenario naturale unico, sullo sfondo del lago e delle montagne, immerso in una tavolozza di colori cangianti”, ha detto lo scrittore e storico Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, che questa mattina ha inaugurato l’anfiteatro. “La gente si siederà sulle lastre di marmo dell’anfiteatro per molti secoli, ammirando un esempio di architettura mirabile del ‘900”. 

Alla cerimonia è intervenuto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, insieme agli assessori regionali Stefano Bruno Galli (Cultura e Autonomia), Lara Magoni (Turismo, Marketing territoriale e Moda) e Alessandro Mattinzoli (Sviluppo economico). “Il completamento dell’anfiteatro è un intervento di cui andare fieri – ha affermato Fontana – Nei fatti rappresenta una notevole conquista dal punto di vista storico e architettonico, estetico e museale, che arricchisce l’immenso patrimonio culturale lombardo. Il Vittoriale è un punto di riferimento non solo per i turisti italiani, ma anche una meta ambita e particolarmente apprezzata da visitatori che giungono da ogni parte del mondo per ammirarlo”.  

L’inaugurazione dell’anfiteatro ha segnato un’altra tappa nel progetto ‘Riconquista’, il piano di restauro e riqualificazione degli spazi del Vittoriale voluto dal presidente Guerri, che riporterà la dimora del Vate interamente accessibile al pubblico entro il centenario dalla fondazione, che cadrà nel 2021. Fu infatti il 27 gennaio 1921 che, subito dopo l’impresa di Fiume, il Vate si stabilì a Gardone, prima prendendo una casa in affitto, poi acquistandola e infine per non pagare il mutuo regalandola allo Stato. 

“Manca solo un tassello per portare a termine il nostro progetto e lo realizzeremo entro l’anno prossimo – ha anticipato Guerri all’AdnKronos – Stanno per partire i restauri della casa dell’architetto Gian Carlo Maroni che diventerà il museo della ‘santa fabbrica’, ovvero il luogo che illustrerà con disegni, fotografie e filmati multimediali l’edificazione della casa-museo del poeta”.  

Nel 1931 il Vate affidò il cantiere dell’anfiteatro all’architetto del Vittoriale, Gian Carlo Maroni, che mandò a Pompei perché progettasse la nuova realizzazione sull’esempio dell’anfiteatro romano più antico al mondo. I lavori iniziarono tra il ’34 e il ’35, ma vennero presto interrotti per difficoltà finanziarie, aggravate dalla morte dello scrittore e dall’inizio della guerra. Ripresi per volontà della Fondazione nel ’52, terminarono l’anno successivo a opera dell’architetto Mario Moretti e di Italo Maroni, fratello di Gian Carlo. L’8 agosto 1953 l’anfiteatro venne solennemente inaugurato con un concerto dell’Orchestra del Teatro alla Scala diretta dal maestro Carlo Maria Giulini. 

Da allora iniziarono gli spettacoli, benché le gradinate e la platea fossero rimasti tristemente in cemento. Oggi l’anfiteatro ospita il Festival Tener-a-mente, palcoscenico di alcuni tra i nomi più prestigiosi e interessanti della musica e dello spettacolo internazionale: Lou Reed, Ben Harper, Burt Bacharach, Keith Jarrett, James Taylor, Joan Baez, Paolo Conte, The National, David Byrne, Eleonora Abbagnato, Patti Smith, Filippo Timi, Franco Battiato, Momix, New York City Ballet, Martha Graham Dance Company, Ludovico Einaudi, Stefano Bollani, Francesco De Gregori.