PROFONDO ROSSO; CURIOSITA' SUL FILM DI DARIO ARGENTO

Il 7 marzo 1975 uscì nelle sale cinematografiche il quinto film di Dario Argento, Profondo Rosso, che diventa presto un cult. La pellicola è considerata sperimentale in quanto segna il passaggio tra la fase thriller e quella horror (Suspiria del 1977) del regista, denominato successivamente “maestro del brivido made in Italy”.

Inizialmente il progetto doveva intitolarsi 'La tigre dai denti a sciabola', per mantenere una continuità con i titoli precedenti (L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code, Quattro mosche di velluto grigio). Alla fine, però, venne chiamato Profondo Rosso a causa della tinta scarlatta delle scenografiche,  fotografiche e, ovviamente, del sangue.

Il soggetto è sempre stato ideato da Dario Argento: la bozza di Profondo Rosso, infatti, è nata durante la fase finale di lavorazione del film Le cinque giornate, mentre l'idea della medium che sente i pensieri dell’assassino è stata presa dalla prima stesura di Quattro mosche di velluto grigio.

 

A scrivere la sceneggiatura è stato Bernardino Zapponi, che attribuisce ad Argento il merito di aver inserito le sfumature più surreali del progetto, come la medium, i fantasmi della villa, il disegno della parete, lo scheletro nella stanza murata, lo svolgimento degli omicidi. Il successo della pellicola, oltre alla celebre colonna sonora dei Goblin, è dovuto allo straordinario cast: David Hemmings, Daria Nicolodi, Gabriele Lavia, Giuliana Calandra, Clara Calamai e molti altri.

Ecco altre curiosità sul film:

L'attore britannico David Hemmings venne scelto da Dario Argento per interpretare il pianista Marcus, in quanto era virtuoso al pianoforte anche nella realtà.

Daria Nicolodi è la giornalista Gianna Brezzi, che aiuta Marcus nelle indagini. L’attrice conobbe Dario Argento ai provini di Profondo Rosso e, in seguito, i due iniziarono una relazione (1985) dalla quale ebbero la figlia Asia. Inoltre, il sodalizio fu (ed è ancora) anche professionale: La Nicolodi fu co-autrice della sceneggiatura di Suspiria (1977) e Inferno (1980).

Per quanto riguarda i guanti dell’assassino, le mani sono spesso quelle di Dario Argento, come in quasi tutti i suoi film.

Nella maggior parte delle sue pellicole torna anche il tema del ricordo rimosso, quel piccolo e significativo gesto che permette di risolvere il caso. Tra questi compaiono L’uccello dalle piume di cristallo, Suspiria, Tenebre, Trauma e altri.

Con il film Profondo Rosso Clara Calamai concluse la sua carriera di attrice. Era stata scelta dal regista per una storia su un'attrice un tempo famosa, ma poi dimenticata. Nel lungometraggio, la mamma di Carlo è un’ex attrice famosa. Le foto di Marcus sono vere e proprie immagini della carriera della Calamai.

Quando Marcus entra a casa della sensitiva Helga percorre il corridoio dove spesso venivano inquadrati gli inquietanti quadri. Tra questi c’è anche il quadro che in seguito si scoprirà essere uno specchio e nel quale c’era realmente il riflesso di Clara Calamai, che si confondeva con i volti rappresentati nei ritratti.