Al RomaFF12 Sally Potter ha presentato il suo The Party, black comedy che ha già riscosso grande successo alla Berlinale 2017.

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Sally Potter e la complessità degli esseri umani in ‘The Party’. Intervista

E’ stato presentato alla Festa del Cinema di Roma 2017 nella sezione Tutti ne parlano, The Party film diretto dall’inglese Sally Potter. 

Un cast eccezionale per una black comedy travolgente che vi farà sorridere anche affrontando temi ‘tragici’: Timothy Spall, Kristin Scott Thomas, Bruno Ganz, Patricia Clarkson, Cherry Jones, Emily Mortimer, Cillian Murphy.

Una festa tra amici per festeggiare il coronamento della carriera politica di Janet (nominata Ministro del Governo ombra) si trasformerà in una tragedia quando Bill, il marito di Janet, decide di fare due rivelazioni che sconvolgono non solo la vita della moglie ma anche quella degli amici presenti.

The Party di Sally Potter: dal teatro di Pinter alla scelta del bianco e nero

L’impianto del film è estremamente teatrale e c’è molto del teatro di Pinter nel suo lavoro. Ma la regista (che ne firma anche la sceneggiatura) ci tiene a sottolineare che lei lo ha pensato interamente e unicamente per il cinema.

“L’ho veramente pensato come un film – sottolinea Sally Potter durante il nostro incontro al RomaFF12 – con inquadrature che avessero una relazione intensa e fisica con le facce e con i corpi degli attori. Ma quando le persone lo hanno visto, in molti mi hanno detto che potrebbe essere uno spettacolo teatrale. Quindi ora penso che la cosa potrebbe essere interessante. Di solito da una pièce teatrale si fa un film, ma forse questa volta potrebbe partire come film e avere tante vite diverse.. Può darsi”

In The party la Potter utilizza un bianco e nero semplice e di grande efficacia che riesce a mettere a nudo i personaggi nelle loro complessità e fragilità. Un film ben riuscito, in cui giocano un ruolo fondamentale i dialoghi, brillantemente scritti e interpretati dallo straordinario cast.

“E’ stato molto divertente lavorare con loro, nonostante sia stata una sfida. Abbiamo girato il film in sole due settimane. Con gli attori ho lavorato individualmente prima di arrivare sul set, andando nel profondo del personaggio di ciascuno. In questo modo non abbiamo perso tempo quando siamo arrivati sul set. E la loro consapevolezza del testo e dei personaggi che dovevano interpretare li ha resi liberi di esprimersi e di osare anche fisicamente.”

Vi lasciamo alla nostra intervista con Sally Potter.