Medici Senza Frontiere irrompe con un flash mob alla Festa del Cinema

Alla Festa del Cinema di Roma irrompe il flash mob della organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere, che porta sul red carpet della Festa il dramma della migrazione dal Mediterraneo, in collaborazione con la Fondazione Cinema per Roma. Si sono spenti i riflettori, e sull’Auditorium sono state proiettate immagini di naufragi e i suoni drammatici di un salvataggio in mare, mentre 50 volontari con indosso un giubbotto di salvataggio sul red carpet hanno ribadito la necessità di fermare la tragedia che si sta consumando e chiesto di garantire per le persone in fuga un passaggio sicuro verso l’Europa.

“E’ un film che non vogliamo più vedere”, sostiene il Presidente di Medici Senza Frontiere Italia Loris de Filippi, e aggiunge che “questi giubbotti sono il simbolo di una tragedia che si consuma ogni giorno sotto i nostri occhi, in mare come sulla terraferma. Chiediamo all’Europa di fermarla subito, creando per chi fugge alternative legali e sicure e condizioni di accoglienza dignitose, e di porre fine alle politiche indifendibili che stanno trasformando un prevedibile afflusso in una vera tragedia umana.”

Nell’intervista esclusiva a Funweek il Presidente Loris de Filippi ci ha detto che l’idea di un flash mob all’interno della Festa del Cinema è venuta in modo naturale, perché “ci siamo trovati in mezzo a un film senza saperlo. La situazione del Mediterraneo quest’anno è stata una situazione tragica che non conoscevamo, abbiamo lavorato per molti mesi salvando più i 18.000 persone ma molte di queste persone sono morte e ci auguriamo veramente che non succeda più”. Loris de Filippi aggiunge che “è intollerabile vedere in un paese del G8 ancora migliaia di persone che muoiono attraversando il nostro mare, e soprattutto nessuno che si sta muovendo in questo momento per il problema legato al freddo e alla rotta balcanica; quindi moltissimi migranti che tentano di passare, donne e bambini in particolare, in condizioni molto difficili e questa è una battaglia da vincere”.

Abbiamo poi chiesto al Presidente di parlarci più diffusamente della loro organizzazione e degli obiettivi: “Medici Senza Frontiere è un’organizzazione umanitaria internazionale, indipendente, imparziale, neutrale e questo è molto importante. Si batte in tutti i terreni di guerra, dove c’è povertà estrema o in situazioni in cui la popolazione è in pericolo; in questo periodo ci occupiamo di immigrati non solo nel Mediterraneo anche nell’Egeo ma soprattutto nell’attraversamento dalla Grecia verso l’Europa.” E conclude parlando delle migliaia di persone coinvolte in MSF: “Continuiamo ancora nelle nostre attività in tutto il mondo in Asia e in Africa sub-sahariana e in tutti i continenti con circa 3000 persone sul terreno e più di 30000 persone che ci danno una mano. Questi siamo noi”.