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Nel 1998 uscì nelle sale cinematografiche Salvate il soldato Ryan (Saving private Ryan), la cruenta pellicola diretta da Steven Spielberg sullo sbarco in Normandia – in particolare il DDay – con Tom Hanks, Matt Damon, Giovanni Ribisi, Vin Diesel e Paul Giamatti nel cast.

CHE BELLA GIORNATA, AVETE NOTATO QUEL DETTAGLIO?

5 premi Oscar (uno alla regia e uno per l'eccellente lavoro sul sonoro), 2 Golden Globes e tanti altri riconoscimenti non bastano – a distanza di 18 anni – a far dimenticare agli appassionati del genere i tanti errori in Salvate il soldato Ryan: quasi 100, infatti, i bloopers che si possono contare tra incongruenze storiche, sviste in fase di montaggio e discrepanze diegetiche.

Ecco, allora, alcuni tra i più evidenti errori in Salvate il soldato Ryan che forse – rapiti dall'atrocità di alcune scene – non avete notato fino ad oggi.

Nelle prime fasi dello sbarco, si vede un soldato con il braccio destro mozzato a causa di un'esplosione: quello che raccoglie a terra poco dopo è un arto sinistro e non il destro, mentre un'altra grossolana svista riguarda una scena d'apertura col capitano Miller: nell'inquadrare l'uomo in acqua mentre guada il fiume, si nota dietro la divisa una sorta di scatola rettangolare da cui, nell'immagine successiva, esce del sangue a causa della pallottola che lo ha colpito…Svelato, dunque, il trucchetto!

Quando il capitano Miller procede in ginocchio sulla spiaggia con l'elmetto in mano, per un attimo sparisce il sonoro per sottolineare la delicatezza del momento, poi – quando torna – si vede in un'inquadratura la marea bassa e nella successiva, invece, l'acqua è molto alta.

E' STATO IL FILM DEL 2015 CON PIU' ERRORI

Tra i tanti errori in Salvate il soldato Ryan riguardanti per esempio l'uso di alcuni tipi di pistole e non di altre o di particolari modelli di carrarmati, ce n'è uno più di altri che risulta quasi anacronistico: come si sa, grazie ai tanti documentari sullo sbarco in Normandia, numerosi furono i contingenti di soldati provenienti dall'Africa, l'India, il Pakistan o il Sud America, ma nella pellicola vediamo soltanto un soldato di colore e il resto tutti bianchi.

Inoltre si può notare in diverse scene del film che i soldati tedeschi hanno la tipica rasatura ‘nazi', mentre all'epoca si era soliti rasare a zero solo i capelli ai lati della testa.

Qualche attento spettatore, poi, ha notato altri errori in Salvate il soldato Ryan, soprattutto nella battaglia finale svoltasi a Ramelle: a quanto pare, infatti, muoiono più soldati di quanti non ne appaiano sullo schermo (chi dice 14 invece che 13, chi addirittura ha contato 16 corpi esanimi a terra).

AL RED CARPET INQUADRANO PROPRIO LA' E… SCANDALOSA

Potremmo continuare a lungo, ma vi lasciamo con una curiosità: il vero “soldato Ryan” fu il sergente Frederick “Fritz” Niland della 101ª Divisione aviotrasportata, che in battaglia perse tre fratelli.