Cinema e Storia, primo incontro dei Progetti Scuola ABC promossi dalla Regione Lazio con Roma Capitale

Auditorium Parco della Musica, primo incontro con Cinema e Storia. La giornata fa parte dei Progetti Scuola ABC, promossi dalla Regione Lazio con Roma Capitale. Una iniziativa, una intuizione che sposiamo pienamente perché non solo si concentra sulla settima arte, al centro della nostra linea editoriale, ma perché coniuga a questa un aspetto di formazione ed esperienza. Al centro dell’attenzione i giovani che hanno, nei diversi incontri, la possibilità di conoscere il nostro passato attraverso la visione di grandi artisti e personaggi della nostra epoca.

E’ il caso della giornata di oggi, 16 ottobre, anniversario della razzia del ghetto di Roma avvenuta oltre 70 anni da per mano nazista. Presenti in sala Piero Terracina e Sami Modiano, reduci di Auschwitz e Birkenau.

Più di venti gli istituiti presenti in sala Petrassi, un boato alla presentazione delle singole scuole, l’energia dei ragazzi è immensa. Alatri, Sosa, Fiuggi, Formia, Frascati, Guidonia, Roma sono solo alcuni dei comuni rappresentati dalle scolaresche. Il programma è la visione del film Una Volta nella Vita della francese Marie-Castille Mention-Schaar, Il tema della pellicola è L’incontro con la memoria della Shoah con un gruppo di ragazzi della banlieu.

In Sala c’è un pezzo importante della nostra Regione, studenti e professori. Cinema e Storia è un modo diverso di vivere la storia. Capire cosa è accaduto, la memoria dell’atmosfera, del clima culturale.
16 ottobre, 74 anni fa, cinque di mattina, all’improvviso arrivarono i camion al quartiere ebraico di Roma, i nazisti con una una lista di nomi e cognomi diedero inizio alla deportazione, molti nomi sono venduti dai fascisti per 5 mila Lire.

“Perchè cominciamo da qui, da questa odissea drammatica? “ dalle parole dello stesso Nicola Zingaretti “Perché quegli uomini non avevano fatto nulla, la Shoah 74 anni fa ha dentro di se questo elemento di orrore, si decide di esportare essere umani che non hanno nessuna colpa se non quella di essere qualcosa. Ebrei, omosessuali, politici, avevano qualcosa, essere qualcosa di diverso. Ecco dove può portare l’ignoranza e la paura. La banalità del male, la Shoah non l’hanno fatta i marziani, i cattivi, l’hanno fatto degli umano normali”

Sul parlo due superstiti fra i pochissimi testimoni di Auschwitz, Piero Terracina, deportato nella primavera 1944, Sami Modiano, deportato da un’ isola del Dodecaneso, estate 1944
Oltre 1000 i romani partiti, tornati solo 17, una sola donna. Tra Terracina e Modiano una grande amicizia, al centro del loro racconto.

“Deportati nel lager, per ogni giorno trascorso in quel luogo ci sarebbe qualcosa da raccontare” dalle parole di Piero Terracina “ Sia Sami che io siamo stati in quel luogo di morte, siamo entrati con le nostre famiglie, quando tutto è finito lui aveva quindici anni io sedici Sami, le nostre famiglie non c’erano più, tutti morti. L’80% dei prigionieri che arrivavano venivano inviati a morire il giorno stesso, il 20% veniva sfruttato con un lavoro da schiavi per il quale si moriva. Il 16 ottobre 1943 furono deportate 1023 persone, delle 1023 149 uomini 47 donne passarono la selezione, il resto fu ridotto il giorno stesso in fumo e cenere. Del gruppo romano tornarono a Roma 15 uomo ed una donna. “ Tutto questo è accaduto in una Europa civile, fra persone civili. “Dobbiamo stare attenti che il passato non ritorni. Questi eventi sono stati possibili grazie al consenso di gran parte della Germania, la maggioranza era nazista, l’Italia fascista, senza il consenso della maggioranza non sarebbe potuto accadere! Per il mondo lo sterminio di milioni di essere umani è diventato solo un problema di organizzazione, tanta gente pur consapevole è rimasta indifferente. Dobbiamo stare attenti che questo non si ripeta. Persone normali con una vita cultura, amori, intelligenza, raffinatezza. Complesso, troppo spiegare perché, forse si può chiedere come”

La sala ascolta in silenzio le parole di Terracina che leggendo la piccola nota si commuove, i ragazzi vibrano, si sente la commozione e la paura. Continua Terracina “ Siamo tutti eguali”, una esortazione tra le lacrime “ragazzi impegnatevi, Shoah, significa catastrofe”
Prende la parola Sami Modiano. “Il Campo di Sterminio Birkenau, la fabbrica della morte, quando esci da quell’inferno e ti rendi conto che sei uscito vivo inizi a chiederti perché, perché io. Non trovi una risposta a questo, perché il padre eterno ci ha dato la vita e volevamo capirne il motivo. Abbiamo capito che siamo stati scelti, un impegno per testimoniare a voi qui e lo faremo fino a quando la vita ci darà la forza di farlo.
Non siamo due persone normali, non lo siamo. Silenzi, incubi, abbiamo sofferto, non vogliamo che quello che hanno visto i nostri occhi venga visto dalle nuove generazione.
Faremo tutto quello che potremo per non far ripetere”
Applausi dalla platea per questa coppia di testimoni preziosissimi del “disastro”

Laura Baldassarre, assessore alla persona del Comune di Roma chiude l’incontro prima della proiezione.
L’incontro è parte integrante dei Progetti Scuola ABC promossi dalla Regione Lazio con Roma Capitale curati dal Progetto ABC, Arte Bellezza e Cultura con la collaborazione di Roma Lazio Film Commission, Giornata degli Autori, Istituto Luce Cinecittà e Direzione Generale del MMibact, ente attuatole Zetema.