loading

Avere un sogno, crederci con tutte le proprie forze e realizzarlo. Sembra l’incipit di un film, invece è la storia vera di Christian Bachini, pratese classe 1985, divenuto una star degli action movie di kung fu in Cina.

Appassionato di arti marziali – che ha praticato fin da piccolo gareggiando ad alti livelli con eccellenti risultati – e fan di Jackie Chan Christian ha sempre avuto un sogno: diventare un professionista del cinema di arti marziali in Cina. “È una scelta di vita – ha dichiarato – dettata da un amore profondo per il cinema di arti marziali e per la Cina, per la loro cultura e la filosofia”.

Da quando ha deciso di cercare di diventare una star dei film di Kung fu in Cina, ha iniziato a creare un nuovo stile di combattimento che fosse più competitivo e innovativo. “Sapevo che limitandomi al kung fu cinese e basta avrei avuto molta competizione – ci ha spiegato – perché tutti in Asia fanno questo stile e ci sono tantissimi attori ad alti livelli”. Al kung fu ha così affiancato tecniche derivanti dalle arti giapponesi, coreane e malesiane, solo per citarne alcune.

 

Nel 2009 ha deciso di compiere il grande passo e si è trasferito in Cina. L’avventura ha avuto inizio e il suo sogno è diventato realtà. Attore, regista, artista marziale, coreografo e Action director, Christian oggi è una vera e propria star in Cina, tanto da essersi guadagnato il nome d’arte “Kang”, che in cinese Mandarino simboleggia “il guerriero che con forza e determinazione affronta ogni difficoltà”.

Non solo è riuscito a diventare una star degli action movie orientali (dove, diciamolo, solitamente loro la fanno da padrone), ma ha incontrato anche il suo mito Jackie Chan, al quale ha detto di no quando gli ha offerto un ruolo in un suo film. Vi chiederete: perché? Beh, Christian Kang è il primo occidentale ad aver interpretato solo ruoli da buono che solitamente sono ad appannaggio degli attori cinesi. In Italia avremo modo di conoscerlo grazie all'adventure game di Rai 2 Pechino Express che inizierà il prossimo 7 settembre.

Insomma, una bella storia di come sia ancora possibile credere nei sogni e farli avverare.

E i suoi sogni non sono finiti: il suo nuovo scopo professionale è riportare il cinema di genere in Italia contaminandolo con le arti marziali. E qui in Italia ha già trovato chi lo sostiene. Luca Argentero è rimasto affascinato da Christian e insieme stanno lavorando ad un progetto che fonda il genere poliziesco di una volta con le arti marziali per inaugurare un nuovo filone noto a Shanghai col nome di “Spaghetti Kung Fu”.

Nell’attesa di vederlo alle prese con le dure prove di Pechino Express, vi lasciamo con la nostra intervista.