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American Sniper: le differenze con il libro e l'originale finale del film

Chi non ha ancora avuto modo di vedere American Sniper, può sicuramente rimediare sintonizzandosi su Canale 5 in prima serata il 13 marzo. La rete trasmetterà infatti lo straordinario lungometraggio del 2014 diretto da Clint Eastwood e tratto dall’omonima autobiografia di Chris Kyle, militare statunitense e uno dei migliori cecchini dei Navy SEALs.

Una storia avvincente e, per certi versi, amara che nel libro dello stesso Kyle troviamo ovviamente in forma molto più dettagliata. Ad alcuni spettatori – ma soprattutto ad alcuni critici – non è andata però proprio giù la trasposizione un po’ troppo cinematografica della vita del cecchino noto nell’ambiente con il nome di Leggenda.

Alcune differenze sono minime: nel libro, ad esempio, Chris si unisce all’esercito a 24 anni, cosa che aveva sempre voluto fare; nel film, al contrario, Chris prende questa decisione a 30 anni, motivato dagli attacchi terroristici in Kenya e Tanzania.

A sollevare parecchi commenti è stato tuttavia il finale: Chris Kyle (interpretato da Bradley Cooper) è infatti morto il 2 febbraio 2013 al poligono di tiro, ‘ucciso’ da un veterano che stava cercando di aiutare. Lo sceneggiatore Jason Hall, per rispetto di moglie e figli di Kyle, ha quindi tagliato la scena, dopo aver scritto ben 5 finali alternativi per la pellicola.

"Avendo a mia volta due figli, ero cosciente che i figli di Kyle non avrebbero ricordato molto di loro padre, avevano solo 4 e 6 anni, e non volevo che questo film rimanesse sospeso sulle loro teste per il resto delle loro vite come la pellicola che mostra il padre mentre viene colpito da una pallottola nel retro della testa" ha dichiarato all'epoca Taya Kyle.