Per chi ha conosciuto Alan Rickman grazie a Harry Potter e alla sconfinata fantasia dell'autrice J. K. Rowling, la morte dell'attore inglese – che per 10 anni ha assunto le sembianze del Professor Piton – suona come un sortilegio malefico senza alcuna spiegazione.

ORA E PER SEMPRE ADDIO HARRY POTTER, ALAN RICKMAN E' MORTO COSI'

In queste ore in cui si sta diffondendo la notizia in rete, moltissimi i colleghi di Rickman che lo ricordano come uno dei più talentuosi interpreti contemporanei, mentre i fan della saga del maghetto con gli occhiali ritrovano quella toccante lettera di commiato datata 26 aprile 2011.

Alla fine dell'ultimo capitolo di Harry Potter, Alan Rickman lasciò il set affidando alla rivista Empire parole piene di gratitudine nei confronti della Rowling e di stima verso Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint, i tre piccoli eroi che iniziarono l'avventura a Hogwarts poco più che bambini e si trasformarono lentamente in attori consumati.

HARRY POTTER, MORTO ALL'IMPROVVISO: E' UN SET MALEDETTO

Sono appena tornato dallo studio di doppiaggio dove ho parlato in un microfono come Severus Piton per l'ultimissima volta – scrisse a proposito di Harry Potter, Alan Rickman Sullo schermo c'erano alcune immagini flashback di Daniel, Emma e Rupert di dieci anni fa. Avevano dodici anni. Sono anche tornato di recente da New York, e mentre ero là ho visto Daniel cantare e ballare (in modo brillante) a Broadway. Una vita intera sembra essere passata in pochi minuti".

ALAN RICKMAN IN ITALIA AL GIFFONI FILM FESTIVAL

"Tre bambini – leggiamo ancora – sono diventati adulti da quando una telefonata di Jo Rowling, che conteneva un piccolo indizio, mi convinse che c'era ben più in Piton di un costume sempre uguale, e che anche se all'epoca solo tre libri erano stati pubblicati, lei aveva già in mente l'intera, imponente e delicata storia".

"E' un bisogno antico quello di farsi raccontare storie. Ma la storia necessita di un grande narratore. Grazie per tutto, Jo”.