5 motivi per vedere Sully di Clint Eastwood con Tom Hanks

Sully” è la nuova pellicola di Clint Eastwood che vede tra i suoi interpreti principali Tom Hanks, Aaron Eckhart e Laura Linney e arriverà nelle sale italiane dal 1 dicembre 2016. Il 15 gennaio 2009 il mondo assiste al "Miracolo dell’Hudson": il capitano "Sully" Sullenberger (Hanks) è costretto ad un ammaraggio di emergenza col suo aereo nelle acque gelide del fiume Hudson. Il salvataggio dei 155 passeggeri presenti a bordo e dell’equipaggio, ricordato anche per essere stato il primo evento fotografato e postato nell’immediato su Twitter (ciò ha dimostrato che anche questo social network può essere un ottimo diffusore di notizie) ha reso Sully un ‘eroe’ per l'opinione pubblica e i media. Tutti considerano la sua impresa unica in quanto non era mai successo che un aereo e i suoi passeggeri sopravvivessero ad un ammaraggio. Nonostante ciò, alcune indagini su quanto accaduto quel giorno minacciano di distruggere la sua reputazione e la sua carriera. Vediamo insieme i 5 motivi per cui varrebbe la pena spendere i soldi per andare a vedere “Sully" al cinema.

5 motivi per vedere Sully di Clint Eastwood: Clint Eastwood e Tom Hanks.

Dopo aver diretto pellicole come “Invictus” e “Million Dollar Baby”, Clint Eastwood torna alla regia con “Sully” e lo fa in modo sapiente. Il regista è riuscito a ricostruire con grande abilità e in maniera credibile, verosimile, non solo quanto avvenuto negli istanti che hanno preceduto l’avvenimento, ma anche la reazione emotiva del capitano e di tutti i passeggeri. Dal canto suo, Tom Hanks ha una dote più unica che rara: è in grado di emozionare il pubblico senza aver bisogno di parlare. Il merito è da attribuire soprattutto alla sua intensa espressività. Ricordiamo che i due non avevano mai lavorato insieme prima di realizzare questo film.

5 motivi per vedere Sully di Clint Eastwood: dal presente al passato

Punto forte del progetto è la decisione di partire dalle conseguenze che l’ammaraggio ha provocato al capitano Sullenberger per poi mostrare, attraverso flashback molto realistici, cosa è accaduto quel giorno e in che modo l’incidente poteva essere evitato (ovvero se c’era possibilità di salvarsi in altro modo, senza mettere a rischio la vita di tutti). Solitamente l’uso dei flashback funziona poco, a meno che il film non lo richieda. In questo caso, la scelta di usarli aiuta ad aumentare l’interesse per la vera storia del pilota. Cosa è successo veramente? Perché è sotto processo? Cosa ha combinato di grave?

5 motivi per vedere Sully di Clint Eastwood: il fattore umano

La pellicola ci pone di fronte ad un quesito: quanto ha inciso il fattore umano (il tempo di reazione e decisione) sulla scelta presa dal capitano? Sappiamo bene che spesso, quando ci si trova in una situazione pericolosa e difficile da gestire, è necessario un arco di tempo per riflettere sul da farsi (qui calcolato in 35 secondi). Ma se i commissari non ne avessero tenuto conto? Come già citato, infatti, nel film viene esplorato anche il lato emotivo di tutti i personaggi coinvolti, il che contribuisce a rendere la vicenda raccontata più avvincente e reale.

5 motivi per vedere Sully di Clint Eastwood: la suspance

Colpisce la capacità di Clint Eastwood di dare vita ad un progetto ricco di suspance (è un aspetto particolare in una pellicola che narra una storia saputa e risaputa dai più. Provare tensione pur conoscendo a grandi linee cosa è accaduto: tu sai che sono tutti vivi, eppure hai bisogno di arrivare alla fine del film per uscire dalla sala convinto di ciò) e coinvolgente al punto da voler rivedere il lungometraggio per coglierne le sfumature che la prima volta potevano esserti sfuggite.

5 motivi per vedere Sully di Clint Eastwood: il doppio racconto del Miracolo dell’Hudson

Altro aspetto interessante è la scelta di Eastwood di mostrare la dinamica dell’evento in due modi e momenti narrativi diversi: la prima dimostrazione si verifica a inizio pellicola ed è volta a chiarire e ricostruire l’intero accadimento (dagli uccelli che hanno causato la perdita dei motori all’ammaraggio e il salvataggio di tutti); la seconda si compone di due momenti: innanzi tutto è giusto dire che si verifica verso la fine – davanti ad una giuria già pronto a condannarlo – e che comprende sia simulazioni in tempo reale e con piloti veri (per non destare alcun sospetto di manomissione delle ‘prove’), sia l’ascolto dei suoni provenienti dall’aereo nel giorno dell’incidente.

Il film è da vedere assolutamente e vi consigliamo di aspettare i titoli di coda perchè assisterete a una sorpresa che non solo potrebbe emozionarvi, ma anche farvi sentire più vicini ai veri protagonisti dell’ammaraggio.