Tra i più grandi disegnatori della scena francese ed europea, il 19 e 20 aprile, Pierre Alary sarà in Italia, a Jesi (AN) grazie ad ACCA per due giorni di incontri e masterclass dedicati al fumetto. Matita d’eccezione per la serie “Sinbad” – trasposizione a fumetti del capolavoro di Melville “Moby Dick” -, per la serie di spionaggio “Silas Corey” di Glenat, per “Spiderman Family” della Marvel Comics e per “Hercules”, “Tarzan”, “Le follie dell’imperatore” ed “Il libro della giungla 2”, Pierre Alary è uno dei più rappresentativi autori della scena contemporanea: un ospite speciale, per un’Accademia come ACCA, che dal 2017 si è affermata sulla scena nazionale con appuntamenti e progetti di valore, vòlti a formare le nuove generazioni di fumettisti italiani.

Abbiamo colto l’occasione per scoprire da vicino Acca Academy, eccellenza italiana nel campo del fumetto.

Una realtà “locale” che si sta affermando su scala nazionale: come nasce Acca Academy?

ACCA Academy si occupa di tutte quelle professioni che hanno a che fare con la creatività e nasce dalla necessità di una evoluzione rispetto alle offerte formative attualmente presenti. Pensiamo che sia fondamentale formare delle figure professionali sempre più competenti e adeguate alle richieste odierne del mondo del lavoro.

Oggi il fumetto sta prendendo sempre più il suo dovuto spazio tra le arti riconosciute e nella valorizzazione del patrimonio, si veda anche La Città Incantata a Civita di Bagnoregio promossa da Regione Lazio. Acca come valorizza il territorio e quali sono le sue linee guida per studenti e addetti ai lavori?

Lo facciamo principalmente attraverso il lavoro dei nostri studenti con collaborazioni con istituzioni, aziende e musei. Dai lavori di graphic design ai libri illustrati e ai fumetti. Recentemente gli studenti di ACCA hanno ricevuto un riconoscimento da parte dell’Ordine dei Giornalisti per la grafica e l’impaginazione di una rivista di istituto. In questo modo facciamo sì che gli studenti acquisiscano esperienza e al tempo stesso cerchiamo di apportare il nostro contributo al territorio con la qualità del loro lavoro. La nostra attenzione si focalizza sugli studenti, concentrandoci non solo sulla formazione tecnica ma anche sulla formazione psicologica dei nuovi professionisti. In questo senso, l’esperienza immersiva che sperimentano diventa unica. Naturalmente parte fondamentale in tutto questo l’hanno i docenti, professionisti del settore che usano un approccio didattico trasversale e una metodologia consolidata negli anni nei propri ambiti di competenza a livello nazionale e internazionale.

Dall’Italia, dalle Marche, da Jesi… alla scena internazionale: il 19 e 20 aprile ospiterete Pierre Alary, perché questa scelta?

Pierre Alary è un grande professionista con delle esperienze importanti tra fumetto e animazione, un esempio perfetto per far comprendere quanto sia importante esplorare i propri talenti alla ricerca di tutti i possibili impieghi delle competenze che si acquisiscono. Inoltre Pierre Alary è un autore che viene suggerito agli studenti per le sue capacità grafiche e narrative e che quindi conoscono bene per il suo lavoro. Averlo a portata di mano è un po’ come incontrare uno dei tuoi miti.

Che cosa racconterà agli studenti?

Si concentrerà principalmente sulle tecniche di narrazione, la grammatica del fumetto. Sicuramente aver lavorato sia con il fumetto che con l’animazione gli ha dato delle doti narrative al di sopra di molti altri. E poi parlerà dell’impianto narrativo di una tipologia di fumetto così specifica come quella del mercato popolare francese.

Quali sono le prossime attività e gli incontri in programma?

Sicuramente a maggio un incontro con un editor di una delle principali case editrici francesi. L’editor è la figura che individua i disegnatori e li valuta per l’affidamento di un incarico. Il mercato francese è una delle principali fonti di lavoro per i disegnatori italiani, per questo dedichiamo molto spazio a questo mercato. Inoltre siamo in trattative per un incontro con un grande artista americano, ma ancora da confermare, siamo scaramantici. Oltre questo, naturalmente anche incontri con editor italiani, tra cui Giulio Antonio Gualtieri, editor della Cosmo. Infine le “solite” attività, tra Open Day e presenza alle fiere, tra le quali l’ARF a Roma e il Web Marketing Festival a Rimini.

Quali sono i vostri obiettivi per i prossimi 12 mesi?

Uno dei nostri obiettivi è quello di aprire un laboratorio dove gli studenti potranno proseguire il loro lavoro con la supervisione degli insegnanti e realizzare lavori su commissione. E poi tanti incontri e laboratori per continuare a sperimentare e scovare tutti i risvolti che il talento può nascondere.