Installazione di VR ideata da Inaritu sul tema dell’immigrazione. Una esperienza fortissima e totalizzante

loading

Carne y Arena (Virtually Present, Physically Invisible) è una installazione di realtà virtuale ideata da Alejandro González Iñárritu e prodotta da Fondazione Prada e Legendary Entertaiment che ha come scopo far rivivere agli spettatori un frammento del viaggio di un gruppo di rifugiati nel tentativo si varcare i confini Messico / Usa

Esperienza forte, fortissima. La si fa in solitudine armati solo di un visore a 360 ed uno zainetto. I sei minuti sono di una intensità devastante che lascia senza parole, senza fiato.
Un viaggio al buio, scalzi sulla terra arida del deserto che divide Messico e America . Virtualmente presenti e fisicamente Invisibili. Alejandro Inarritu ci rende spettatori e protagonisti di un viaggio doloroso verso la libertà. Lacrime, paura e morte, caldo e freddo. Un fiume da guadare, un deserto da attraversare .
Testimonianze chi di e’ riuscito a passare il confine, di chi ha lasciato la famiglia in cerca di un futuro migliore.

Finita l’esperienza si fatica a riprendere fiato. Non si ha tanta voglia di parlare e si è decisamente stonati. Che cosa è successo?
Fondazione Prada ospita e coproduce questo progetto del grande regista, sceneggiatore e produttore messicano, un uomo che è vincitore di quattro Premi Oscar, quattro Golden Globe, tre BAFTA e due David di Donatello. Innaritu, da sempre vivo narratore della realtà messicana, ricordiamo proprio il suo esordio con Amore e Perros e l’intera trilogia delle morte fatta dallo stesso film e da 21 Grammi e Babel  descrive  Carne y Arena in questo modo

“ Nel corso degli ultimi quattro anni, mentre l’idea di questo progetto si formava nella mia mente, ho avuto il privilegio di incontrare e intervistare molti rifugiati messicani e dell’America centrale. Le loro storie sono rimaste con me e per questo motivo ho invitato alcuni di loro a collaborare al progetto La mia intenzione era di sperimentare con la tecnologia VR per esplorare la condizione umana e superare la dittatura dell’inquadratura, attraverso la quale le cose possono essere solo osservate, e reclamare lo spazio necessario al visitatore per vivere un’esperienza diretta nei panni degli immigrati, sotto la loro pelle e dentro i loro cuori”

Carne Y Arena si vive da soli, uno alla vota. Intervistando una spettatrice “L’evento è talmente immersivo che quando mi sono trovata un soldato americano urlarmi addosso con la canna del fucile sulla mia faccia mi sono  inginocchiata sula sabbia”

L’installazione è accesivi al publico solo tramite prenotazione online sul sito di Fondazione Prada

Foto Credit Fondazione Prada
Carne y Arena Alejandro-G.-Inarritu_Fondazione-Prada_June-2017_Photo-Ugo-Dalla-Porta
Intervista Fondazione Prada canale YT