Fra gli ospiti non ci sono nomi altisonanti, di quelli che ti fanno saltare sulla sedia, eppure l’appuntamento di quest’anno con Spring Attitude sembra quello con un festival di musica elettronica a cui sarà difficile mancare.

Arriva la primavera e la musica elettronica di Spring Attitude muove Roma. Spring Attitude quest’anno non è il festival in cui suona il nome famoso di turno, ma è il festival in cui si va a scoprire il suono che gira, fidandosi degli anni che il festival ha alle spalle. Spring Attitude, insomma, è più autorevole di tutto il suo contenuto, attira più di ogni suo ospite preso singolarmente ed è qualcosa di più della somma degli artisti in cartellone. Ci si fida del festival che ogni primavera da otto anni, amplifica il suono con cui si diverte Roma e lo intona con il suono transnazionale con cui si diverte una generazione di amanti dell’elettronica.

È come quando un amico fidato consiglia un ristorante buono, o un disco imperdibile; Spring Attitude è un marchio di riferimento fra i festival di musica contemporanea che ha raggiunto con impegno e tenacia, lo status di festival europeo.

Le location di quest’anno sono due, una di fronte all’altra, una l’opposto dell’altra, eppure idealmente interscambiabili. MAXXI e Guido Reni District si guardano negli occhi tutti i giorni. Due spazi che si fronteggiano, fra arte contemporanea, musica, mostre, cibo e creatività. Uno più futuribile (il MAXXI), l’altro stra-contemporaneo (il Guido Reni District), entrambi perfetti per ospitare tre giorni (dal 25 al 27 maggio) di musica elettronica e cultura contemporanea internazionale. Un suono che sa di futuro e condivisione, capace di costruire guardando avanti e di unire guardandosi intorno.

Spring Attitude è un’energia che mostra il lato attuale di Roma, il lato che fiorisce ogni anno, alla ricerca del suono adatto a descrivere l’adesso ed immaginare il domani. Un festival prezioso per Roma, da accudire e nutrire, perché negli anni continui ad essere il suono della primavera.