Sabrina Ferilli difende Ignazio Marino: 'Bergoglio non doveva'

FLAVIA VENTO SI CANDIDA A SINDACO DI ROMA 

Le dimissioni di Ignazio Marino dal Campidoglio sono argomento più che mai attuale: con il Pd romano spaccato, le opposizioni pronte ad aspettare ‘il cadavere del nemico’ e tanti cittadini che dimostrano fedeltà e fiducia al loro Sindaco al grido di ‘Marino resisti’ e lanciando anche una petizione online, Roma sembra un campo di battaglia.

A dar man forte ai sostenitori di Ignazio Marino, ci pensa anche Sabrina Ferilli: romana de Roma, da sempre schierata a sinistra e pronta a scommettere di nuovo su di lui. In un’intervista a Il fatto quotidiano, infatti, l’attrice dichiara: “Se Ignazio Marino ci ripensasse, se facesse delle dimissioni una pallottola di carta e la puntasse contro chi adesso esulta, se queste dimissioni le rifiutasse nel modo che sa, della bizzarria di cui è capace, mi farebbe felice.

“Anzi di più – aggiunge Sabrina Ferilli – diverrei una sua fan, ballerei il tango per una notte intera. Lo rivoterei alle prossime elezioni. Perché Marino è quello che è, ma quegli altri sono iene a cui non frega nulla di Roma. Avevano bisogno di una preda, hanno ordito un agguato".

 

Sabrina Ferilli difende Ignazio Marino anche dalle accuse mosse dal Vaticano e puntualizza: “Che il Papa si senta in dovere di fare un comunicato per sfanc***rlo è – posso dirlo? – decisamente inaudito. Tutta la stima e la deferenza, ma Bergoglio non se lo poteva permettere. Eppure, ha visto che silenzio? Iene, pronti all'agguato. La Panda "ndo sta"? La multa, la gita, la cravatta, lo scontrino”.

L’intervista prosegue ricordando i diversi episodi che hanno portato Marino ad annunciare le sue dimissioni: “E il ristoratore che ricorda esattamente che due anni fa c'era la moglie e anche quante briciole lasciò sulla tovaglia, e la Comunità di Sant'Egidio pronta a segnalare che quella volta no, loro non hanno magnato, ma forse l'altra precedente… E tutti a gridare: scandalo!".

Infine la Ferilli elargisce un consiglio al Primo cittadino (ancora per poco, forse) di Roma: "Falli schiumare Forrest Gump. Sarà bizzarro e inadeguato ma non ladro. Non è lui ad aver spalancato le porte alla mafia, non è lui il corrotto".