loading

Solo la scorsa settimana parlavamo della decisione di Emma Watson di non permettere più ai suoi fan di scattarle foto o di farsi selfie con lei, dettata dalla necessità di conservare la propria privacy ai tempi del web, dei social, della geolocalizzazione e via dicendo. Qualche giorno dopo l'opinione pubblica, che si era genericamente schierata con l'attrice in quel frangente, le si è rivoltata contro a causa di un servizio fotografico realizzato per Vanity Fair.

La bella Emma Watson ha infatti posato in topless -una foto assolutamente soft- sul settimanale di Condè Nast e una parte del suo pubblico le ha rinfacciato di schierarsi a favore del femminismo e poi di usare il proprio corpo come merce.

A scagliare la prima metaforica pietra, la conduttrice e commentatrice radiofonica britannica Julia Hartley-Brewer, con un tweet al vetriolo: "Femminismo, femminismo, differenze di genere… perchè non sono presa seriamente…femminismo… Oh, ed ecco le mie tette".

Emma Watson, sostenitrice della campagna HeforShe e autrice di uno storico discorso alle Nazioni Unite proprio sul femminismo, ha risposto a tono non solo alla Hartley-Bower ma anche a chi l'ha accusata di essersi fatta fotografare nuda per promuovere il suo film (La Bella e la Bestia) andando contro i suoi valori:

"Ciò mi mostra di nuovo quante idee sbagliate e quanti pregiudizi esistano su che cosa sia il femminismo. Femminismo vuol dire lasciare scegliere le donne. Il femminismo non è un bastone con cui punire le altre donne. Riguarda la libertà, la liberazione, l'uguaglianza. Davvero non so che cosa le mie tette abbiano a che fare con questo"

Queste le parole di Emma Watson a Reuters in risposta alle polemiche: l'attrice, da sempre idolo e modello per le giovanissime, ha tenuto dunque a mettere i puntini sulle i e a chiudere -speriamo definitivamente- la vicenda.