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Pier Francesco Villaggio, figlio del comico Paolo Villaggio, ha voluto uscire allo scoperto e raccontare i momenti più bui della sua vita. Il figlio dell'attore che lanciò Fantozzi, ha scritto un libro dove parla della sua tossicodipendenza e di come sia riuscito a riallacciare i rapporti col padre solo di recente.

“Il libro è incentrato sugli anni della mia tossicodipendenza. Ho creduto a lungo che non interessassero a nessuno ma mia moglie mi ha convinto a proporre i miei racconti a un editore. La Mondadori ha creduto nel progetto ma sono consapevole che se non mi chiamassi Villaggio l'interesse non sarebbe lo stesso. l mio rapporto con l'eroina è cominciato prestissimo, avevo 17 anni. La mia passione è stata quasi interamente consumata dalla dipendenza. Se a questo aggiungiamo il fatto che non ho mai avuto necessità di lavorare per mantenermi capirà che è stato difficile trovare la mia strada. E' vero, ho amato lo studio e la fotografia ma la verità è che non sono mai stato coerente e se sposti la tua attenzione di continuo non approfondisci mai quello che sai fare veramente" ha detto Pier Francesco Villaggio detto Piero, figlio di uno dei più grandi comici italiani in un'intervista a Vanity Fair.

"Il confronto con un artista ingombrante come mio padre mi ha inevitabilmente condizionato. Non mi sono mai sentito all'altezza ed è forse per questo che oggi mi ritengo insoddisfatto. Lui continua ad essere una persona molto egoista. Il nostro rapporto però oggi va meglio perché lui ha quasi 84 anni, ha il diabete e, avendo condotto una vita molto sregolata i segni della vecchiaia sono tutti visibili. La rabbia che ho nutrito per anni si è quasi trasformata in tenerezza".