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Alcuni l'hanno soprannominato Air Force di Matteo Renzi, altri Air Chigi One, ma sostanzialmente l'aereo presidenziale, che il premier utilizza per i suoi viaggi diplomatici, è stato – e tuttora continua ad esserlo – al centro dell'attenzione, e delle polemiche, di quanti si sono detti increduli davanti al tricolore rovesciato e ai costi di gestione.

 

Il nuovo Airbus 340-500 che la Presidenza del Consiglio ha preso in leasing da Etihad pare, infatti, essere molto costoso per le casse dello Stato: nonostante non ci sia nulla di ufficiale, gli esperti parlano di 200 mila euro al mese per le spese di manutenzione.

Inoltre, come hanno notato in parecchi, il tricolore sulla carlinga sembra rovesciato, dunque non verde-bianco-rosso, ma rosso-bianco-verde. ‘Possibile che non conosciamo neanche la bandiera italiana'? Questo avranno pensato in molti – compresa Giorgia Meloni – nel vedere il vessillo del nostro paese al contrario.

La Meloni, infatti, ha tuonato su Facebook

“E' arrivato il nuovo super aereo voluto da Renzi. Ma non vi sembra che il tricolore italiano sia messo al contrario? Certo è che con 200 milioni si poteva sperare che almeno azzeccassero la nostra bandiera”.

Il messaggio della leader di Fratelli d'Italia, poi cancellato dalla pagina ufficiale, ha trovato molti adepti, tanto che l'ombra di uno scandalo senza precedenti ha offuscato l'aurea di Matteo Renzi, ma c'è una spiegazione e tranquillizziamo tutti che non siamo incappati in una desolante gaffe.

Si tratta infatti di una convenzione aeronautica per cui la prua degli aerei – la punta, per intenderci – è considerata l'asta della bandiera. Così facendo, sul lato sinistro dell'aereo presidenziale, il tricolore appare rovesciato, mentre sul destro è corretto. Fateci caso, anche sull'Air Force One di Obama, è così!