Cosa ha fatto e dove è andato Fabrizio Corona dopo essere uscito dal carcere di San Vittore? Le foto sui social non mentono: ecco dove è stato beccato l’ex re dei paparazzi e con chi
Fabrizio Corona libero, cos’ha fatto appena uscito?
Aspettava da più di 16 mesi di uscire dal carcere e ora che Fabrizio Corona ha ottenuto ciò che più volte gli è stato negato, dovrà tenersi stretta la libertà conquistata e rigare dritto: ma cosa ha fatto l’ex re dei paparazzi e dove è andato non appena uscito da San Vittore?
La fidanzata Silvia Provvedi, come testimoniano diversi video sui social, è corsa ad abbracciarlo non appena si sono aperti i cancelli dell’istituto penitenziario, poi insieme si sono dileguati in macchina direzione Limbiate, dove Corona sarà affidato a una comunità terapeutica nel milanese per disintossicarsi dalla coca.
Dalla mattina alla sera, dal lunedì al venerdì Fabrizio rimarrà in comunità, restando fedele ai divieti di non rilasciare interviste, o usare il telefono se non per parlare con parenti e avvocati, né diffondere immagini via social.
Fabrizio Corona è andato subito.. Ecco dove è stato pizzicato dopo la scarcerazione
Ad aggiornare i fan su cosa ha fatto e dove è andato appena uscito, tuttavia, ci ha pensato l’amico di sempre Gabriele Parpiglia che su Instagram ha postato le foto del loro abbraccio seguite da una dedica tenerissima:
“Questa volta le parole non servono. Parlano queste tre foto. Tocco l’immagine con il dito. Come se avessi voglia di accarezzarla. Anzi la accarezzo. E prego che sia l’ultima volta. L’ultimo post. L’ultimo così Fabri. Per te , per tuo figlio, per i tuoi affetti, per la nostra amicizia. Nessun bentornato perché non te ne sei mai andato”.
Inoltre, spulciando ancora su Instagram, Corona è stato avvistato con una sua amica che produce borse e in un negozio di elettronica probabilmente per acquistare un cellulare.
Il giudice che ha avallato il provvedimento, ha motivato la scelta parlando di “forte motivazione personale a intraprendere un percorso di cura” e ha rivelato che la presenza di affetti e legami molto forti al di fuori del carcere – anche col figlio 15enne – “giocano un ruolo responsabilizzante in modo intenso e positivo”.