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A dispetto di quanto si creda quando tiriamo fuori l’argomento ‘i favolosi anni 80’ – rimpianti, scopiazzati, invidiati e chi più ne ha, più ne metta – il periodo storico è stato tra i più controversi e se i 20enni ascoltavano canzoni frizzanti e fresche e sfoggiavano acconciature esuberanti e sbarazzine, i bambini che all’epoca avevano una decina d’anni facevano i conti con cartoni animati tristi e strappalacrime.

Cartoni animati anni 80, ecco i più tristi

Chi oggi ha tra i 30 e i 40 anni e ricorda con nostalgia le sigle cantate da Cristina D’Avena, di certo ricorda anche quanto era pesante vedere Heidi, la piccola orfana che vive col nonno burbero nel mezzo del nulla, parla con le caprette, a 8 anni è ancora analfabeta e la sua amica Klara è sulla sedia a rotelle.

Anche Candy Candy è da annoverare tra i cartoni anni 80 che hanno devastato psicologicamente una generazione intera di ragazzini: anche lei abbandonata insieme a Annie in un orfanotrofio e con un procione di nome Klin come unico amico.

Vogliamo parlare di Pollyanna? Una bimba che ha perso la madre da piccola, resta sola col padre che le insegna il gioco della felicità, poi muove anche lui e più tardi, a causa di un incidente la ragazza resta paralizzata…Un po’ troppo per i piccoli spettatori che in tv vorrebbero vedere soltanto storie a lieto fine.

 

Tra i cartoni animati anni 80 capaci di farci scendere più di qualche lacrima, c’è anche Belle e Sebastien, la versione maschile e francese di Heidi, con il piccolo Sebastien senza genitori, bullizzato e che si ritrova ad essere difeso dalla cagnolona Belle.

Anche Anna dai capelli rossi non ha i genitori – deceduti a causa di una malattia infettiva – e si ritrova ad essere adottata e costretta a fare i lavori più umili in una catapecchia.

L’ape Magà, invece, combatte in ogni puntata con i peggiori predatori – mantidi giganti e ragni pelosi in primis – pronti a sbranarla come hanno fatto con i suoi piccoli amichetti. La serie di cartoni animati anni 80 tristi sarebbe ancora molto lunga, dunque date un’occhiata alla gallery: ci sono delle chicche imperdibili!