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Mentre Valeria Marini entrava al Grande Fratello Vip, facendo il suo ingresso nella casa più spiata d’Italia a suon di baci stellari distribuiti ai fan, le forze dell’ordine entravano in casa di Giovanni Cottone, l’ex della showgirl e lo ponevano sotto arresto.

Dal 19 settembre si trova agli arresti domiciliari – insieme a Massimiliano Cavaliere, fondatore della Maxwork spa – con le accuse di evasione fiscale, truffa aggravata ai danni dell’Inps e bancarotta fraudolenta.

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Cottone, che tra il 2014 e il 2015 è stato procacciatore d’affari della società oggi fallita, avrebbe sistematicamente impoverito l’azienda, insieme a Cavaliere, per garantirsi un alto tenore di vita e reinvestire i capitali in altre attività imprenditoriali che poi sarebbero puntualmente fallite.

Viaggi in alberghi extra-lusso, oggetti d’arredamento ricercati e costosissimi, abbigliamento griffato e all’ultima moda e gioielli da migliaia di euro: così sarebbero stati usati i capitali illecitamente sottratti alla Maxwork.

 

Questo lo scenario su cui stanno indagando i sostituti procuratori della Repubblica di Bergamo Maria Cristina Rota e Fabio Pelosi. Nella maxi inchiesta sul crack di Maxwork, 8 gli indagati, tra cui figura anche l’ex questore della città, Fortunato Finolli.

Il danno allo Stato ammonterebbe a 56milioni di euro, mentre la truffa all’Inps si aggira intorno ai 3,5 milioni di euro, somma di denaro che risultava versata attraverso documenti fittizi.

Valeria Marini non dovrebbe essere a conoscenza di quanto occorso a Giovanni Cottone, ma il suo ufficio stampa ha diramato un comunicato in cui si ribadisce che il matrimonio è stato annullato dalla Sacra Rota, dunque sarebbe scorretto riferirsi all’imprenditore arrestato come suo ‘ex marito’.