Quantcast
Il Messaggero

Teatro Nuovo Napoli

LA STORIA Il Teatro Nuovo di Napoli, riconosciuto oggi come uno dei luoghi storici del teatro di sperimentazione in Italia, è ubicato nel cuore dei quartieri spagnoli, e precisamente in via Montecalvario, in uno spazio che dal 1724 fu per 200 anni sede di gloriose opere musicali. Fu costruito per volontà degli impresari Giacomo De […]

LA STORIA

Il Teatro Nuovo di Napoli, riconosciuto oggi come uno dei luoghi storici del teatro di sperimentazione in Italia, è ubicato nel cuore dei quartieri spagnoli, e precisamente in via Montecalvario, in uno spazio che dal 1724 fu per 200 anni sede di gloriose opere musicali.
Fu costruito per volontà degli impresari Giacomo De Laurentiis e Angelo Casale e il progetto fu elaborato da Domenico Antonio Vaccaro, figlio dello scultore Lorenzo. Nel concepire il Teatro Nuovo il Vaccaro diede prova di abilità straordinaria, perché lo spazio disponibile nella strada era pochissimo e la nuova costruzione doveva prendere il posto di un giardinetto. Il risultato fu mirabile.
Il teatro, che diventò famoso con l’opera buffa, fu distrutto nel 1861 da un incendio. L’architetto Ulisse Rizzi ne rifece le strutture e il Teatro riprese a vivere, anche se apparve subito chiaro che non avrebbe avuto lo stesso prestigio. Ristrutturato in parte e reso chiaro e luminoso dal restauro, divenne uno dei teatri dove era possibile rappresentare con successo il meglio della prosa dialettale. Ma il teatro ospitò non solo la rivista e il teatro comico (da Viviani a Totò, ai De Filippo), ma anche spettacoli di arte varia che fecero emergere molti giovani astri nascenti del Teatro napoletano. Il Nuovo fu distrutto ancora una volta nel 1935 da un altro incendio.
Solo nel 1985 il Teatro Nuovo risorgerà per accogliere gli spettacoli di ricerca e sperimentazione sotto la guida di Igina Di Napoli e Angelo Montella che hanno diretto il Teatro Nuovo fino al 2011. Nel 2012 la direzione e la gestione del Teatro Nuovo sono passati al Teatro Pubblico Campano, il Circuito Teatrale Regionale Campano, diretto da Alfredo Balsamo.

———————————————
IL TEATRO NUOVO OGGI

Situato nel ventre di Napoli, a pochi passi dalla centrale Via Toledo, il Teatro Nuovo s’erge come una sorta di “avamposto” culturale che sfida le contraddizioni di una città sospesa tra antiche e nuove vocazioni, rendendosene interprete, e si è ritagliato, nel tempo, il difficile ruolo di argine al degrado socio-culturale dei Quartieri Spagnoli e di rilancio, nel contempo, di tutte le forme della comunicazione teatrale.

In effetti, nel lungo corso della sua storia antica e recente, il Teatro Nuovo ha più volte cambiato la sua pelle, per una serie di inenarrabili vicissitudini, ma ha costantemente cercato di risorgere dalle sue ceneri con maggiore vigoria per tenere fede all’assunto iniziale, che è sostanzialmente quello di svolgere la funzione di presidio culturale in un territorio complesso, attraversando uno per uno tutti i generi dello spettacolo dal vivo, dall’opera buffa alla rivista, dalla produzione comica a quella tragica, e passando con disinvoltura dalla prosa delle avanguardie nazionali ed europee a quella dialettale della nostra migliore tradizione, dal teatro contemporaneo di ricerca alla sperimentazione dei nuovi linguaggi teatrali, sempre con il preciso intento di valorizzare le professionalità emergenti del variegato microcosmo teatrale, che qui hanno trovato diritto di cittadinanza e concrete opportunità di lavoro.
Un patrimonio così importante, che costituisce risorsa strategica del settore teatrale non solo nella città di Napoli ma anche nell’intero panorama italiano, non poteva andare dissolto ancor più nel momento in cui nella nostra città vengono messe in discussione molte delle strutture ed iniziative culturali. Ecco perché il Teatro Pubblico Campano, ha inteso moltiplicare i suoi sforzi per rilevare, a partire dalla stagione teatrale 2012/2013, la gestione diretta del Teatro Nuovo, rimodernando la struttura, rinvigorendo la tradizione e rinverdendo la vocazione di luogo di sperimentazione, di ricerca e di incontro, che ha svolto in questi anni.
Non a caso, la struttura, che ha visto nascere ed affermarsi autori come Ruccello, Moscato, Neiwiller, registi come Martone, Servillo, Latella, ospiterà in forma permanente una serie di opere d’arte contemporanea, con l’intento di laicizzare la fruizione delle moderne arti figurative, spesso relegate negli spazi deputati dei musei specializzati e, per questo, un po’ distanti dai grandi numeri che il teatro, per fortuna, fa ancora registrare sul nostro territorio.
C’è sembrato, proprio all’avvio della corrente stagione teatrale, il modo più immediato ed incisivo non solo per rilanciare l’immagine del Teatro Nuovo, con questa sorta di ardita contaminazione, ma anche per indicare un percorso possibile a quanti, a livello nazionale, pensano che il teatro possa in questo modo continuare a svolgere la funzione che gli è propria, che è quella di “formare” il pubblico attraverso una serie di emozioni e di suggestioni, sia pure di segno diverso, che, però, hanno in comune il fatto che maturano tutte in un contesto di riflessione collettiva.

Via Montecalvario 16
80134 Napoli
081 4976267