loading

Chester Bennington morto suicida, il leader dei Linkin park sconfitto dai suoi demoni. 

La musica ha perso un altro pezzo e i Linkin Park hanno lasciato andare il loro frontman, Chester Bennington, morto suicida il 20 luglio intorno alle 9 di mattina, trovato impiccato dalla domestica nella sua casa fuori Los Angeles, a Palos Verdes Estates. È stato per primo TMZ a diramare la triste notizia sul 41enne che lascia la moglie, la modella Talinda Bentley, e 6 figli, 3 dei quali avuti con lei.

È SUCCESSO POCO PRIMA CHE SI IMPICCASSE: L'INQUIETANTE SEGNO FATTO DAL CANTANTE AL CONCERTO

La vita di Chester Bennington è stata una continua battaglia con se stesso, le sue paure, i suoi demoni, la droga e l’alcool: il cantante di ‘In the end’ aveva subito violenza quando era piccolo, è arrivato ad assumere fino a 11 pastiglie di acido al giorno, aveva confessato a Metal Hammer, poi ha iniziato a lavorare a One More Light e, una volta terminato il 7° album della band caposaldo del nu metal, il rocker ha svelato di sentirsi una persona completamente diversa rispetto agli esordi.

L’album è uscito il 19 maggio 2017, un giorno dopo il suicidio di Chris Cornell, vero amico di Chester Bennington che lo ha tragicamente imitato fino alla fine, scegliendo di andarsene proprio nel giorno in cui il leader dei Sound Garden avrebbe compiuto 53 anni.

 ECCO IL MESSAGGIO SHOCK DEL FIGLIO DEL CANTANTE DEI LINKIN PARK POCO PRIMA DEL SUICIDIO ​

Ai funerali dell’amico aveva intonato una struggente e quanto mai profetica ‘Hallelujah’ dedicandogli una lunga commovente lettera in cui solo ora assumono un senso completamente diverso le parole ‘Non posso immaginare un mondo senza di te’. Non possiamo parlare di coincidenze, ma di un malessere talmente profondo che ha oscurato quanto di positivo c’era intorno all’artista californiano, accolto agli I-Days di Monza da oltre 80mila fan solo un mese fa.

In una delle ultime interviste rilasciate, Chester Bennington aveva raccontato quanto è stato difficile concentrarsi sull’album One More Light (60milioni di copie vendute) che gli ha permesso di affrontare uno dei periodi più neri della sua vita:

“C’è voluto tanto lavoro, mi ha portato ad aprirmi e a parlare con i miei amici – aveva fatto sapere il cantante – come andare in terapia e combattere con i miei demoni”.