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Svelato l’arcano sulla confessione di Francesco Totti avvenuta all’Ariston. La sua canzone preferita di Sanremo? Per il capitano della Roma è ‘Il piccione’ di Povia (titolo reale “Vorrei avere il becco”, ndr), ma come gli sarà venuto in mente?

Contravvenendo al copione stando al quale avrebbe dovuto rispondere ‘Si può dare di più‘ di Morandi, Tozzi e Ruggeri, Francesco Totti ha tirato fuori dal cappello il brano di Povia sollevando inizialmente un polverone di polemiche. Tanti detrattori del calciatore, infatti, hanno ravvisato nelle sue parole una frecciatina indirizzata alla Lazio, il cui simbolo è l’aquila che i supporters giallorossi chiamano goliardicamente il piccione per l’appunto.

Sbagliatissima, tuttavia, la dietrologia sul piccione: ecco cosa voleva veramente dire Francesco Totti, ospite della prima serata di Sanremo 2017. 

Come ha spiegato Maria De Filippi in conferenza stampa e successivamente Ilary Blasi sulle pagine de La Stampa, il riferimento voleva essere una dedica d’amore di Totti alla moglie che proprio nell’anno in cui Povia presentò e vinse il Festival era co-conduttrice con Victoria Cabello e Giorgio Panariello: la canzone del 2006, qualcuno lo ricorderà, era un inno alla fedeltà coniugale e all’amore monogamo.

TOTTI A SANREMO 2017, DOPO LA GAFFE SUL PICCIONE ECCO COS’HA FATTO

Qui il testo di Vorrei avere il becco, alias Il Piccione, come l’ha ribattezzato Totti a Sanremo 2017:

Vorrei avere il becco 
Per accontentarmi delle briciole 
Concentrato e molto attento 
Si, ma con la testa fra le nuvole 
Capire i sentimenti quando nascono e quando muoiono 
Perciò vorrei avere i sensi per sentire il pericolo 
Se tutti quanti lo sanno ma hanno paura che l’amore è un inganno 
Oh, ce l’ha fatta mia nonna per 50 anni con mio nonno in campagna 
Più o meno come fa un piccione 
Lo so che e brutto il paragone 
Però vivrei con l’emozione 
Di dare fiducia a chi mi tira il pane 
Più o meno come fa un piccione l’amore sopra il cornicione 
Ti starei vicino nei momenti di crisi 
E lontano quando me lo chiedi 
Dimmi che ci credi e che ti fidi 
Un giorno avevo il vento che mi accompagnava su una tegola 
A volte sono solo e mi spavento, cosa cì fanno due piccioni in una favola? 
Se tutti quanti lo sanno ma hanno paura che l’amore è un inganno 
Oh, me l’ha detto mia nonna 
«Lo sai quante volte non pensavo a tuo nonno?» 
Più o meno come fa un piccione 
E mica come le persone che a causa dei particolari 
Mandano per aria sogni e grandi amori 
Camminerò come un piccione a piedi nudi sull’asfalto 
Chi guida crede che mi mette sotto 
Ma io con un salto all’ultimo momento 
Volerò ma non troppo in alto 
Perché il segreto è volare basso 
E un piccione vola basso 
Ma è per questo che ti fa un dispetto 
Ma è per questo che anche io non lo sopporto
Noi però alla fine resteremo insieme 
Più o meno come fa un piccione 
L’amore sopra il cornicione 
Ti starò vicino nei momenti di crisi 
E lontano quando me lo chiedi 
Dimmi che ci credi 
Ci sveglieremo la mattina, due cuori sotto una campana