Renato Zero torna sul palco del Festival di Sanremo

Tanti sono gli ospiti attesi nella serata finale di questo Sanremo 2016. E questa sera Renato Zero torna a cantare sul palco del Teatro Ariston. Cantautore, showman, produttore discografico, Renato Zero nel corso della sua carriera ci ha regalato indimenticabili canzoni, performance provocatorie e istrioniche.

34 album, 45 milioni di dischi venduti, questa è la seconda volta di Renato a Sanremo. La prima fu 25 anni fa quando partecipò alla competizione con il meraviglioso brano Spalle al muro scritto per lui da Mariella Nava. Era il 1991 e quell'edizione fu vinta da Riccardo Cocciante con Se stiamo insieme; Renato Zero arrivò secondo. 

Renato Zero torna a Sanremo: quali canzoni ci regalerà?

Renato Zero ci ha abituati a look eccentrici, grandi show e soprattutto canzoni indimenticabili. Questa sera sul palco del Teatro Ariston Renato Zero torna e regalerà ai suoi sorcini e a tutto il pubblico di Sanremo un medley di alcuni suoi successi: Favola mia, Più su Amico, Nei giardini che nessuno sa, Cercami, Il cielo, I migliori anni; e poi ancora Triangolo e Mi vendo per salutarci con Gli anni miei raccontami.

Renato Zero torna sul palco per la finale di  Sanremo 2016

E finalmente è arrivato il suo momento. Così dopo la presentazione di Carlo Conti, Renato Zero torna sul palco del Teatro Ariston portando in sala una indiscutibile magia. E via subito con il medley dei suoi successi. Standing ovation per lui che dopo una breve chiacchierata con Carlo Conti attacca con un altro breve medley. Il pubblico dell’Ariston canta insieme a lui. Ma qual è l’essenza di Renato Zero? “Probabilmente se l’avessi trovata non sarei qui!” risponde.

L’artista Renato Zero negli ultimi anni si è fatto un po’ da parte, lasciando più spazio a Renato Fiacchini ed è giusto così: “Perché lui (il personaggio Renato Zero, ndr) sa che senza di me non avrebbe fatto due metri”. E così dal trovare i suoi sorcini (i suoi fans) anche fuori dalla lavanderia, adesso ha imparato anche a “spingere il carrello per fare la spesa”, ad indicare di aver trovato una dimensione più normale. Lui che ci ha abituato a trasgressioni e provocazioni, ora si presenta con semplicità e una dimensione più comune. Ma in fin dei conti il vero trasgressivo non ha bisogno di continuare a travestirsi.

Il suo pensiero prima di lasciare il palco è per i giovani, quelli che non riescono a vedere il loro futuro. Renato saluta quindi il pubblico del Teatro Ariston con il suo immancabile "Non dimenticatemi"!.