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Pippo Baudo è forse il più grande esperto del festival di Sanremo e per questo cantanti e spettatori dovrebbero ascoltare cosa ha da dire sulla kermesse canora più importante d'Italia.

HEATHER PARISI CE L'HA CON LUI

In una recente intervista il conduttore siciliano non è stato molto tenero sulla situazione musicale italiana e ha rivelato anche qualche aneddoto curioso sul collega Mike Bongiorno.

 

“Si facevano canzoni perché durassero nel tempo, oggi nascono per essere riposte in un cassetto dopo qualche mese. Hanno uno spazio di sopravvivenza temporale molto più breve. Rispecchiano il rap, le melodie di piccola ampiezza, quelle che funzionano. È una legge del tempo, piaccia o meno. Intanto prima, quando il Festival l’ho iniziato a fare io, non c’era nessun tipo di concorrenza. Sanremo era l’unica manifestazione canora in eurovisione. Oggi spuntano talent a rotta di collo. Sono praticamente da tutte le parti, è ovvio che sia cambiato il modo di fare musica” ha detto Pippo Baudo in un'intervista al Fatto quotidiano sul festival di Sanremo e sulle nuove leve dei cantanti d'Italia.

Anche nella tv Pippo Baudo ha spiegato come siano cambiati i tempi, e i metodi, per la creazione di un programma di successo: “Un giorno mi chiama Carlo Rossella, all'epoca direttore del Tg1. Mi dice che finisce sempre sotto al Tg5 perché loro hanno il traino della Ruota della Fortuna di Mike Bongiorno e non riescono a competere. A quel punto riunisco gli autori e ci mettiamo al tavolino. Inventammo Luna Park. E la Rai quel format lo ha venduto il tutto il mondo. E il Tg1? Tornò regolarmente a battere la concorrenza”. Purtroppo Mike Bongiorno non potrà rispondere, ma di certo si deve dare atto a Baudo della sua importanza fondamentale nella storia della tv italiana.