Nino Frassica e Tony Canto a Sanremo cantano il dramma dei migranti

Nella seconda serata della 66° edizione del Festival di Sanremo, tanti gli ospiti sul palco del Teatro Ariston. Tra questi Nino Frassica che oltre a prestarsi ad un siparietto simpatico con Gabriel Garko, ha regalato una toccante poesia, una favola per raccontare ai bambini, ma anche agli adulti, i drammi del Mediterraneo.

L'idea di "A mare si gioca" (prodotta da Art Show edizioni Sugramusic), nasce da una semplice domanda la cui risposta è difficile: come si spiega a un bambino la tragedia degli esseri umani che ogni giorno perdono la vita nel Mar Mediterraneo? Una favola dolceamara in musica scritta da Tony Canto (già autore per Mannarino, Nina Zilli e Patrizia Laquidara fra gli altri) e interpretata da Nino Frassica.

"A mare si gioca" imprime alla cronaca una metamorfosi che riflette il paradosso per cui un luogo di vita, gioia e divertimento come il mare diventa teatro di morte: i contorni della storia di Aylan, giovanissima vittima delle migrazioni e triste icona delle morti nel Mediterraneo, si riflettono in una fiaba che rimanda a quel modo di presentare il dramma con la fantasia che Roberto Benigni utilizzò con maestria ne “La vita è bella”.

Ma la fantasia va ancora più lontano, e così le 366 persone annegate al largo di Lampedusa il 3 ottobre 2013si  tramutano in altrettanti delfini nei versi che ricordano la poesia di Ovidio, mentre le istantanee di un mondo immaginario danno conto delle ragioni dei migranti in fuga verso l'Europa.

Nino Frassica e Tony Canto "A mare si gioca"

Accompagnato da una musica che richiama il folk mediterraneo e il sirtaki, Nino Frassica prova a parlare ai bambini con le loro parole, guardando alla storia con i loro occhi, per spiegare l'inspiegabile anche a sé stesso e agli adulti. “Niente retorica, perché i bambini della retorica non se ne fanno niente, ma piuttosto poesia e invenzione che trasfigurano la tragedia dandole un valore universale”, dice a questo proposito l'autore Tony Canto. “Ho sentito la canzone subito nelle mie corde – spiega l'interprete Nino Frassica – perché si racconta e si spiega un dramma con il grande potere della fantasia e del sorriso”.

Solo una favola, anche se amara, può elaborare il senso di un dramma quotidiano che sconvolge mettendo in dubbio certezze date per universali come il fatto che “A mare si gioca”, e solo il tocco surreale e innocente di Frassica può mettere in scena tutte le contraddizioni con la vitalità di un affresco: sulla spiaggia si costruiscono castelli di sabbia, fra le onde ci si tuffa, circondati da un mondo animale che volteggiando nei cieli e tra i flutti inneggia alla vita. Che sia a Lampedusa e nei pressi di una Sicilia che è porta dell'Europa, o sulle spiagge della Turchia da cui in molti partono con coraggio, la poesia di “A mare si gioca” avvicina popoli e generazioni nel nome della speranza, e il racconto di un autore siciliano e di un interprete siciliano parla così a tutti quanti con un senso dell'umanità fresco come una brezza marina.

Il brano “A mare si gioca” promuove la Campagna Bambini in Alto Mare dell'Associazione Ai.Bi. Amici dei Bambini impegnata in Italia e in Siria a sostenere i bambini e le loro famiglie. La canzone sarà accompagnata anche da un videoclip, realizzato dal regista e videomaker Tiziano Russo con la produzione Passo Uno.