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Eugenio Finardi presenta i suoi '40 anni di Musica Ribelle': 'Una macchina del tempo'

Si intitola 40 anni di Musica Ribelle (Universal Music) il nuovo progetto discografico di Eugenio Finardi, che racchiude in un unico cofanetto gli album del cantautore usciti tra il 1975 e il 1979.

Non gettate alcun oggetto dai finestrini (1975), Sugo (1976), Diesel (1977), Blitz (1978) e Roccando Rollando (1979) sono dunque passati nuovamente sotto le mani sapienti di Finardi e rimasterizzati per far sì che non perdessero il sound originale, quello che li ha contraddistinti quando furono pubblicati sotto l’etichetta discografica Cramps.

“I nastri non sono semplicemente registrazioni. – dichiara Finardi durante un incontro con la stampa, che definisce una presentazione alla Steve Jobs – Sono una macchina del tempo, capace di riportarti a quei giorni fantastici in sala d’incisione. Eravamo ragazzini incoscienti, arroganti, con la tipica ingenuità spocchiosa dell’adolescenza. Però inventammo un nuovo modo di fare rock in Italia”.

È un vero viaggio nella storia questo cofanetto, che viene difatti proposto in due edizioni – CD e LP – con un libro ricco di immagini, stampe artistiche, note di chi in quegli anni fu vicino a Finardi e un DVD multitraccia, che permetterà all’ascoltatore di remixare personalmente tracce celebri come Extraterrestre e La Radio.

“Non sapevamo bene cosa fare di questi nastri – racconta ancora Finardi – era passato troppo tempo. Avevamo pensato persino di darli a dei dj affinché li mixassero, ma contenevano una qualità sonora che non volevamo perdere. Senza contare che i contenuti di molti di quei pezzi sono più attuali oggi di allora. Se mi chiedono quale sia la differenza tra gli anni ’70 e oggi, risponderei che allora avevamo l’idea di un futuro infinito”.

Una rappresentazione di questa musica ribelle avrà luogo al Teatro Dal Verme il 4 novembre con una data-evento che vedrà Finardi accompagnato da alcuni componenti originali della band e ospiti e amici. Un live che unirà passato e presente, visto che Finardi si dice certo del fatto che “tutto quello che c’è in questi dischi è coerente con la mia vita di adesso”, come una sorta di diario in cui viene “raccontato tutto, dai miei amori alla nascita dei miei figli”.