In uscita il nuovo album di Paul Draper, un inno al rock e alla sperimentazione

Torna finalmente, con un ottimo album, il cantautore britannico Paul Draper, leader per molti anni dell’indie rock band Mansun.

Il nuovo lavoro, intitolato “Spooky Action” (in uscita per Kscope il prossimo 15 settembre), segue i due convincenti Ep dell’anno scorso che avevano anticipato la definitiva rinascita di un artista completo, vista l’ indubbia capacità di produrre musica e chiude in maniera esemplare la prima fase della sua nuova carriera solista.

Il percorso di avvicinamento a questa uscita è stato segnato dall’annuncio di sei concerti che si terranno in Gran Bretagna nel mese di settembre, tutti già sold-out, e dal dialogo sempre più continuo con i fan che hanno avuto modo di seguire tutte le vicende legate alla realizzazione del disco tramite i profili dell’artista sui vari social.

Non è stato facile, comunque, per Paul Draper riprendere in mano un percorso artistico interrotto ben 14 anni fa con lo scioglimento dei Mansun.

Dopo aver superato alcune problematiche d’ordine fisico, il cantautore, musicista e produttore britannico si è dedicato ultimamente a sporadiche apparizioni sulla scena musicale internazionale. Significativa, fra queste, la collaborazione con la cantautrice e multistrumentista gallese Catherine Anne Davies (aka The Anchoress) in due ep che hanno preceduto questo esordio sulla lunga distanza, intitolato Spooky Action.

Anche nel nuovo ed interessante lavoro si rinnova il sodalizio con The Anchoress, visto che Catherine AD è co-autrice di ben cinque delle tracce presenti sull’lp. In un’altra, poi, è accreditato come autore Dominic Chad, chitarrista degli stessi Mansum, a testimonianza che Draper non ha reciso del tutto il sottile filo che lo lega al passato scegliendo di ripartire da lì per sperimentare nuovi linguaggi.

E, come in ogni opera prima che si rispetti, le strade indicate sono così tante e quasi tutte interessanti. Si passa da costruzioni quasi prog, Friends Make The Worst Enemies, a brani accattivanti e ritmicamente coinvolgenti, con maggiori influenze elettroniche rispetto al passato, come Feeling My Heart Run Slow. Il tutto impreziosito dall’ottima performance di un sempre più duttile Draper

Tonino Merolli