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Marc Haynes è un comico, uno scrittore e un conduttore radiofonico britannico: qualche giorno fa ha voluto ricordare l'attore Roger Moore, scomparso il 23 maggio all'età di 89 anni, con una storia dolcissima che vi farà amare ancora di più l'attore che per 7 volte ha dato il volto a James Bond.

Nel 1983, quando Marc era un bambino di 7 anni, era insieme a sua nonno all'aeroporto di Nizza quando vide l'attore Roger Moore, che per lui era James Bond, seduto su una poltroncina intento a sfogliare il giornale. Marc, un grande fan dell'agente 007, chiese subito a suo nonno un autografo di quel personaggio tanto importante: Roger Moore con grande gentilezza autografò il biglietto aereo del bambino, ovviamente con il suo vero nome.

Il piccolo Marc rimase malissimo quando lesse il nome Roger Moore e la sua tristezza convinse il nonno (che non conosceva nè Roger Moore nè James Bond) a tornare dall'attore a chiedere perchè non avesse firmato con il nome James Bond. 

"Roger Moore fa una smorfia, capisce, e mi dice di andare da lui. Quando gli sono vicino si abbassa, si guarda intorno, alza un sopracciglio e con voce bassa mi dice: «Ho dovuto scrivere “Roger Moore” perché altrimenti… Blofed (il nemico di James Bond) potrebbe scoprire che sono qui». Mi chiese quindi di non dire a nessuno di aver visto James Bond, dicendomi che dovevo tenere il segreto. Tornai contentissimo a sedere. Mio nonno mi chiese se c’aveva scritto “James Bond”. Gli dissi di no, che mi ero sbagliato. Ero quindi diventato un alleato di James Bond"

Ma la storia di Marc Haynes non finisce qui: anni dopo, ormai adulto, mentre lavorava ad un progetto Unicef in cui era coinvolto anche Roger Moore, ebbe il piacere di rincontrare l'attore e gli ricordò l'episodio avvenuto tanti anni prima. Lui ci scherzò su, ma al momento di salutarlo fece "una cosa geniale":

"Dopo le riprese mi passò vicino in un corridoio, andando verso la sua macchina. Quando mi fu accanto si fermò, si guardò intorno, alzò un sopracciglio e con voce bassa mi disse: «Certo che me lo ricordo quell’incontro a Nizza. Ma prima non potevo dire niente, con tutti quei cameramen attorno: avrebbero potuto essere uomini di Blofed». Avevo 30 anni e la felicità fu la stessa che provai quando ne avevo sette. Che uomo straordinario"

Il post di Marc Haynes ha raccolto 65mila like in pochi giorni.