Quando ci si trova davanti una opera di letteratura epica si rimane sempre frastornati. Vedendo Blade Runner 2049 si ha la netta sensazione di avere assistito ad un cult movie.

Blade Runner 2049 ci aspetta in sala! 169 minuti di pellicola, ben 2 ore e 43, una vera sfida sia per il regista Denis Villeneuve che ha accettato il confronto con il capolavoro del 1982 di Ridley Scott, sia per lo spettatore ormai abituato a microfilm e audiovisivi usa e getta. Quando ci si trova davanti una opera di letteratura epica si rimane sempre frastornati. Vedendo Blade Runner 2049 si ha la netta sensazione di avere assistito ad un cult movie. Uscendo dalla sala non si riconoscono le strade della propria città e la sensazione è la stessa di quando si scende da un barca a vela, la terra ondeggia e risalgono a galla gli eterni interrogativi dell’anima. Blade Runner 2049 è un film sulla solitudine dell’eroe e dell’uomo, un’opera che rimette in discussione, grazie al tema dei replicanti, assiomi fondamentali della nostra cultura come paternità e maternità, diritto all’esistenza, il senso della memoria, il senso della distanza e vicinanza, il bisogno di possesso.

Grazie all’intelligenza artificiale Il limite uomo macchina è totalmente superato e la distinzione degli essere in base alla modalità di nascita o creazione è antistorica, l’esistenza umana è l’esperienza di vita. Un film di fantascienza che riesce ancora ad aprire un dibattito e lasciare un segno, la tecnologia e la computer graphic sono usate per sottrazione, tutto è straordinariamente materico. Il mondo è un mix di analogico e digitale così presente e pesante da essere percepito fisicamente dallo spettatore come un pugno in faccia e l’eredità di Ridley Scott è esaltata da questa coppia di canadesi, regista e attore protagonista, Ryan Gosling, che malgrado un budget stratosferico è riuscita a realizzare ed interpretare un megamovie con la stessa profondità di un film di autore.
Dopo questo film ricomincerete a raccontare i vostri sogni!

PS Attenzione alla musica il lavoro fatto recurando le sonorità di Vangelis ed dei suoi Cs80 è notevole, chiaramente tutta la colonna sonora è attualizzata da un mastering esasperato in linea con le tendenze attuali.